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      Amari: come il rabarbaro, le foglie di salice, l'assenzio, e hanno proprietà toniche e purgative.
      Salati: come l'acqua di mare, la soda, la potassa, e hanno proprietà detersive, purgative.
      Stitici o acerbi: come le cotogne, le sorbe, le nespole verdi, ed hanno proprietà astringenti.
      Piccanti, aromatici: come il pepe rosso, ì chiodi di garofano, la cannella, e hanno proprietà toniche, fortemente eccitanti.
      Acri-mordenti: come l'aglio, le cipolline, ed hanno proprietà riscaldanti.
      È da notarsi che l'odorato previene il gusto nella ricerca delle sostanze alimentari, perchè le sostanze composte racchiudono in loro stesse un profumo: come le fragole, le mele, i lamponi, ecc., quindi agiscono doppiamente sul gusto e sull'odorato; questo poi si unisce al primo per raddoppiare i piaceri. Il senso del gusto infatti è fonte di svariatissimi godimenti più o meno vivi e squisiti a seconda dell'età, della salute, della delicatezza, del temperamento e della condizione sociale dell'individuo. Per esempio i fanciulli e le donne in generale amano le cose dolci e per contrasto le acide o acerbe. Quando si è giovani, siccome l'appetito si fa sentire, così si amano tutti i sapori tranne quelli a tutti antipatici.
      Avanzando sempre più in età i gusti si cambiano, il palato diventa più ottuso, e si cercano le vivande eccitanti, i sapori forti e piccanti, e ciò per eccitare l'appetito e rendere la digestione più facile. Alcune volte sono dunque necessarie, ma più spesso alterano l'organismo, e sono più di danno che di vantaggio alla salute.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97