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      Provengono però principalmente dalle scorpacciate di frutta di cui è ricca questa stagione. Si guardino bene i golosi dagli eccessi di questo genere, perchè non sanno quanto dolorosi sieno i flussi di ventre, le febbri ribelli o le dissenterie.
      Un alimento che raccomando caldamente nell'affievolimento di stomaco è il buon cioccolatte, perchè, oltre all'essere facilmente digeribile, ripara subito le perdite del corpo. Bisogna però guardarsi dal cioccolatte di cattiva fabbricazione, perchè non fa altro che ingombrare lo stomaco.
      Un'altra raccomandazione è quella di coprirsi ai primi freddi per evitare i raffreddori e le soppressioni di traspirazione.
     
      PARTE QUARTA.
      Dei piaceri in inverno.
     
      Questa è la stagione più monotona e melanconica dell'anno. Il sole più non ci riscalda, e pare che ci abbia abbandonati. La neve bianca e fredda copre come un funebre lenzuolo tutta la campagna. Ovunque è tristezza, ovunque è torpore.
      Ma se l'inverno è triste pel vecchio e pel fanciullo che se ne stanno rincantucciati al caminetto, non lo è però pel giovane, il quale trova nell'inverno dei cari e graditi divertimenti. Egli sfida i rigori del verno per assistere all'opera, al dramma, ai concerti; egli sfida la neve per correre dove la danza lo chiama e lo attira, e non lascia la minima occasione per festeggiare l'amore e il piacere.
      Una molestia dell'inverno è il freddo delle mani e dei piedi. Freddo che deriva da ciò che il sangue più non circola nella rete muscolare superficiale, ma bensì è spinto nei vasi interni.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97