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      - Ebbene? Meglio tormentato da lei, che supinamente adorato dalle altre donne frivole e sciocche. Ella sente, sa, ama, vive; ella sola. Peccato però che stiano così lontani - pensò poi. - Bisognerà davvero che io mi metta a sudare. Del resto potrebbero fare vita più equilibrata anche loro! Vivono quasi in campagna per poter frequentare il teatro e vestire con lusso.
      - Vuole lo scialle? Ebbene, perché no? Io l'avrei preso volentieri, ma ella ha riso. Ah sì, io lo comprendo, io sono troppo brutto. Ella non può amarmi per la mia persona, ed intanto non comprende che io l'amo per la sua intelligenza.
      Ma subito cambiò pensiero:
      - Eh, no, l'amo anche per la sua persona... forse per la sua persona solamente! Perché cerco nasconderlo a me ed a lei? Ella lo capisce benissimo e si compiace e si disgusta, come io comprendo, compiangendomene e rattristandomene, ch'ella mi ama solo per la mia intelligenza. Ella forse non mi sposerà; lo sento; eppure mi pare d'impazzire al solo pensarci. D'altronde, che posso io offrirle? Io sono figlio di un pastore, sono povero e devo anche aiutare mio fratello finché non ha una posizione certa.
      Il pensiero del fratello finì di rattristarlo. Ah, quel Pietro! Bello, incosciente, pronto a tutti gli entusiasmi ed a tutte le leggerezze! In fondo al viale solitario, che Antonio percorreva preceduto dalla sua ombra come da una persona che lo guidasse mentre egli si perdeva dietro i suoi tristi pensieri, cominciava la vecchia città medievale, con le alte case costrutte sui ciglioni erbosi; s'udivano rumori confusi, voci che vibravano nel silenzio lunare.


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Amori moderni
di Grazia Deledda
pagine 48

   





Pietro Antonio