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      Medesimamente nell’intervallo che corre tra genere e famiglia havvi una serie di termini intermedii potenzialmente indefinita, ad esprimere la quale trovasi di nuovo impari la favella umana. Gli autori sistematici inventarono i termini sottofamiglia, tribù e sottotribù. Ora per questi tre termini e per il termine famiglia vale ed è applicabile ciò che si disse per i termini subordinati genere, specie, razza ecc.
      Dunque le famiglie, le sottofamiglie, le tribù e le sottotribù possono a loro volta essere considerate ciascuna comeUn individuo composto, costituito (in atto od in potenza) da un indefinito numero d’individui (estinti, viventi o futuri) più o meno simili, collegati tra loro dai nodi di consanguineità: nodi intersecanti lo spazio ed il tempo.
      Gli stessi pensieri e le stesse cose proferite a riguardo delle specie, dei generi e delle famiglie sono applicabili ai gruppi delle famiglie e ai gruppi di questi gruppi. Se non che cotali aggruppamenti sono tuttora allo stato latente, sono un desideratum nella scienza. Il rintracciamento e lo studio dai medesimi deve formare il compito della moderna e della futura tassonomia: compito lungo e difficile, per cui forse non basteranno molti e molti anni di elucubrazioni e di ponderazioni, ma che infine giova sperarlo sarà coronato da un felice successo.
      Dall’individuo passando successivamente alla sottorazza, alla razza, alla specie, al sottogenere, al genere, alla sottotribù, alla tribù, alla sottofamiglia, alla famiglia, ai gruppi di famiglie ecc. si arriva finalmente al tipo, al vero termine primordiale, generalissimo, creato, che abbraccia tutti gli altri termini secondari ed evoluti.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607