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      Possono considerarsi come tanti raggi (o lignaggi) esciti da un centro o stipite, che forse è rappresentato dalle licopodiacee oppure da qualche famiglia di piante, fossile ed estinta, affine ai licopodii.
      Le amentacee infine rannodano le crittogame e le cosidette gimnosperme allo sviluppatissimo gruppo delle fanerante costituite dalla gran serie delle dicotiledoni, da cui lateralmente emana la minor serie delle monocotiledoni.
      Non si conosce per dire il vero pianta alcuna, la quale indubitabilmente sia da considerarsi come il ponte o l’anello di passaggio dalle dicotiledoni alle monocotiledoni. Però le dictiogene di Lindley ossia le monocotiledoni a foglie con nervature reticolate ed anastomosate (aroidee, asparaginee ecc.) presentano tali forme che se non segnano il punto immediato di transizione, si può congetturare non ostante che siano parenti prossime di altre piante incognite e forse estinte, perfettamente intermedie, così per la discendenza come per la forma, tra le dicotiledoni e le monocotiledoni.
      Quando tra un vegetale e l’altro gli anelli intermedii fanno difetto, non è per questo da disperare che a forza di paziente e retta cribrazione e valutazione dei caratteri e dei tratti di famiglia si possa riuscire a distrigare il vero e real grado di parentela. Così nell’esempio delle monocotiledoni sovra citato a noi manca la cognizione del vegetale intermedio che ne additi materialmente la discendenza dalle dicotiledoni; ma in compenso abbiamo tanti e tanti caratteri di famiglia, che su detta discendenza non ci è permesso di nutrire il menomo dubbio.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Lindley