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      Alla eloquenza di questa implicita ed involontaria confessione di un tant’uomo, null’altro aggiungo, e dichiarando la mia piena adesione alla teoria della variabilità delle specie, conchiuderò dicendo che la teoria opposta ha fatto il suo tempo, e che l’avvenire è riservato per le nuovissime vedute sulla metamorfosi progressiva ed evolutiva degli organi ed organismi.
      Nei seguenti articoli esporremo alcuni principii e risultati di questa scienza nuova.
      ARTICOLO II. Nuovi principii di tassonomiaI figli non riproducono perfettamente le forme e le qualità dei genitori. Variano per qualche carattere. È questa una legge senza eccezione. È superfluo addurre le prove della universalità assoluta di questa legge, tanto sono aperte a qualunque dotto ed indotto.
      Le variazioni possono concernere gli elementi istologici e morfologici sudditi alle funzioni fisiologiche, ma questo è un caso più raro. Possono concernere gli elementi morfologici sudditi alle funzioni biologiche, e questo è il caso più frequente.
      I figli variano dai genitori per tre diverse maniere, sia riprendendo caratteri avuti dagli avi e perduti dai genitori, sia spogliandosi di caratteri, sia assumendo caratteri nuovi non posseduti dagli antenati. Dunque i figli appalesano fenomeni dia) Padrismo per tutti quei caratteri nei quali non differiscono dai genitori;
      b) Atavismo per tutti quei caratteri posseduti dagli avi, perduti dai genitori, e riacquistati da essi;
      c) Exutivismo (mi si passi il termine fin che non ne trovo uno più acconcio) pei caratteri paterni da essi perduti;


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
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Padrismo Atavismo Exutivismo