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      Preziosi e indubbi segnali di questa lotta sono gli organi rudimentarii, i quali tanto frequentemente occorrono nei due regni. Essi rendono testimonianza la più valida e la più irrefragabile di due importanti ordini di fatti. È comprovato in primo luogo che gli esseri sovra cui gli organi rudimentari si manifestano, sono la diretta discendenza degli esseri, ove gli organi stessi esistono ben conformati e completi. È comprovato in secondo luogo nella più bella maniera la lotta accanita che le conservatrici tendenze ereditarie muovono al principio riformatore exutivista.
      Mettiamo a paragone tra loro le famiglie delle solanacee, delle scrofularie e delle labiate, le quali hanno come ognun sa vincoli di stretta parentela (ometto di complicare in questo parallelo le altre numerose famiglie che pur appartengono allo stesso gruppo, e ciò nello scopo di semplificare la dimostrazione e di renderne più rapida ed efficace la intellezione).
      Appartengono esse ad un gruppo come lo dimostra il piano generale della loro struttura; dunque sono escite da uno stipite comune, e l’una deve essere più anziana delle altre due.
      La famiglia più anziana e più vicina al tipo originario (quando pur non sia essa medesima questo tipo), è senza dubbio quella delle solanacee: lo prova ad evidenza la normalità della struttura de’ suoi fiori, e la corrispondente inferiorità del concetto biologico incarnato nei medesimi. Non perdiamo di vista che il concetto biologico dei fiori è di attirare gl’insetti perché cooperino alla fecondazione reciproca.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
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