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      Prendiamo ad esempio il genere Verbascum. Cominciamo a notare ne’ suoi fiori una tendenza alla irregolarità. Uno dei 5 stami è impicciolito; l’antera e il polline cominciano ad atrofizzarsi e ad abortire; uno parimente dei 5 lobi della corolla è notevolmente ridotto. Nel Verbascum constatiamo il primo passo dal fior solanaceo al fior labiato; constatiamo il primo grado della scala di elevazione biologica.
      Subito dopo facciamoci ad esaminare una Digitalis. Sol che poniamo mente all’abito generale ed al portamento del fusto sia nella regione della nutrizione (parte fogliuta), sia nella regione della fruttificazione (inflorescenza) ci sembrerà di avere innanzi un vero Verbascum. Se non che il fiore della Digitalis ha proseguito di molto verso la irregolarità: la corolla si è fatta tra tubolosa e campanulata; gli stami sono diventati didinami, e il quinto si è obliterato. Ecco un secondo passo nella scala della perfezione od elevazione biologica.
      Dopo ciò prendiamo ad esame un fiore della Linaria vulgaris. Troviamo la corolla totalmente trasformata. Inferiormente ha messo fuori una protuberanza in forma di sprone, localizzando così acconciamente la cavità nettarifera, e superiormente si è foggiata in due labbri. Il labbro inferiore enfiatissimo è adpresso con una singolare forza di elasticità verso il labbro superiore; solo usando violenza e facendo divaricare i due labbri, può essere procurato l’adito alla cavità interna del fiore, la quale imita curiosamente pella maniera con cui si apre e si chiude la cavità buccale dei mammiferi, mediante cioè un movimento a cerniera della mascella o del labbro inferiore.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Verbascum Verbascum Digitalis Verbascum Digitalis Linaria