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      Veggasi ora se si può negare un reale progresso nella funzione biologica, partente dal fiore dei Solanum ed elevantesi gradatamente in quei del Verbascum, della Digitalis, della Linaria? Ma in quest’ultimo genere si trova benché atrofizzato il 5 stame, e mentre nella Linaria il principio vitale come neomorfista ha saputo trovare così ingegnosi e nuovi adattamenti, come exutivista non ha saputo riportar completa vittoria sulla tendenza ereditaria, e non ha saputo ancora estirpare la inutile produzione del rudimento del 5 stame.
      E questa produzione con singolare caparbietà persiste in molte altre famiglie appartenenti allo stesso gruppo quali sono le gesneriacee, le bignoniacee ed altre.
      Nelle labiate invece il principio exutivista ha trionfato completamente, ed ha cancellato l’ultima traccia del 5° stame.
      Le labiate stesse poi porgono un altro insigne esempio del principio intelligente neomorfista ed exutivista.
      Pello scopo d’una specialissima funzione biologica presso le salvie scorgesi bizzarramente trasformata nei due stami esteriori il connettivo che rannoda l’una all’altra le loggie dell’antera. Il principio neomorfista lo ha allungato mirabilmente, e lo ha così cambiato in una vera leva a bilico, mobile con movimento di altalena, avente il punto d’appoggio verso il suo mezzo, cioè nel punto ove si connette collo stame.
      L’un braccio di questa leva, portante alla sua estremità (cioè nel punto della resistenza) una loggia anterale normalmente sviluppata e pollinifera, si eleva e si nasconde in una ripiegatura a guaina fessa e a cappuccio formata dal labbro superiore della corolla.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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