Pagina (112/607)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Basta porre a confronto un cipresso, per esempio, appena nato con una pianta di lycopodium complanatum oppure di L. chamaecyparissias. La rassomiglianza va fin quasi alla illusione.
      Ma non sono le abietacee sole che formano la transizione delle proembrionate alle fanerante. Le cicadee tanto affini alle abietacee sotto l’aspetto degli organi della fecondazione, della fruttificazione, ripetono le felci e le rizocarpee nel raro carattere della prefoliazione circinale.
      Le casuarinee poi (che generalmente dai tassonomi sono collocate tra le dicotiledoni angiosperme) ripetono nei rami giovani tanto esattamente le forme degli equiseti, che, se non si mirasse alla diversità del fusto, non si potrebbe tollerare l’idea di separarle dall’ordine delle calamarie.
      Qualora non fosse stato preso un abbaglio nel collocare le casuarine tra le dicotiledoni vere, noi avremmo, nella innegabile stretta affinità che le rannoda agli equiseti, un fenomeno tassonomicamente inesplicabile, l’esempio cioè d’un salto da un gruppo ad un altro senza toccare il gruppo intermedio.
      È per questa ragione che io, fino a tanto che precisi studi sull’argomento non mi portino a pensare diversamente, mi trovo costretto ad annoverare nel gruppo delle lepidocarpee o conifere anche le casuarinee, riponendole vicine all’ordine delle gnetacee, colle quali e specialmente col genere Ephedra hanno le più strette rassomiglianze.
      Con ciò non opero una innovazione, ma, come spesso si dovette e si dovrà fare, altro non faccio che rivendicare il posto stato loro assegnato dall’inventore delle famiglie naturali, Ant.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Ephedra Ant