Pagina (175/607)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Per tal modo la dicogamia è patentemente promossa. Nello Hedichium la struttura morfologica di tutte le parti è affatto consimile, ma la disposizione (biologica) dell’apparecchio diversifica assai. Gli involucri fiorali sono tenui e gracili: lunghissimo è il tubo epigino risultante dalla fusione basilare di tutti i pezzi del fiore; lunghissimo ed esserto è poi il filamento, e forma come una ripiegatura o guaina che mette nel solco esistente tra le due logge delle antere; ora in questa guaina e in questo solco è riposto e celato il gracile e lungo stilo. Lo stimma qui pure urceolato esce fuori al di sopra del-l’antera. La fecondazione senza dubbio è promossa dagli insetti nell’atto che svolazzano per posarsi sopra un fiore, o che passano da un fiore ad un altro: al che si presta assaissimo la grande esserzione del filamento e dello stilo. Le api accorrono avidamente a suggere il miele di questa pianta, ma non potendo attingere il fondo del lungo tubo epiginico si contentano del poco. Possono esse contribuire a fecondare l’Hedichium ma se mal non congetturo, penso che meglio a ciò contribuir debbano le farfalle ed i trochili. Comunque sia, dacché si rende impossibile, attesa la posizione dello stimma, che la pianta si fecondi da sé, ne segue che le sue nozze debbono essere incrociate e miste.
      Quanto alle Marantacee non esaminai che i fiori della Thalia dealbata; ma i pochi esemplari che n’ebbi non mi permisero d’interpretare e decifrare l’omologia dei suoi organi fiorali, la cui forma è stranissima né l’incarnatovi concetto dicogamico.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Hedichium Hedichium Marantacee Thalia