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      E questo sia suggel che ognuno sganni!
     
      Tale è in succinto la deplorata opera del Bonnier, la quale non può essere tirata in campo per oppugnare la realtà della funzione vessillare.
      4. Obiezioni di F. Plateau.
      Dopo Caruel e Bonnier si presenta, come impugnatore più o meno dichiarato della funzione vessillare, Felice Plateau, con una serie di memorie, dove domina più la fisima del metodo sperimentale, che non il proposito d’una diuturna, spregiudicata, acuta osservazione dei diportamenti degl’insetti florali quale si può stabilire in ogni campo, in ogni prato, ad opportuna stagione. Plateau per altro quanto a sincerità e credibilità di ciò che espone, è superiore di gran lunga a Bonnier; e a suo favore sta la circostanza che di mano in mano che progrediscono le sue pubblicazioni, concede sempre un maggior valore ed importanza ai colori florali.
      Trascurando le sue anteriori ricerche passeremo a rassegna le sue più recenti memorie dal 1898 in poi.
      La prima ha per titolo: «Étude sur le rôle de quelques organes dits vexillaires», 1898. Alcune piante sviluppano inflorescenze terminate da un ciuffo di organi colorati, per lo più brattee (Melampyrum arvense, M. nemorosum, Salvia fulgens, Salvia Horminum), i quali sono dichiarati da noi, da Errera e Gevaert, da Barrois, da Knuth e da Correns come organi vessillari, aventi cioè la funzione di attirare gli insetti collo splendore della loro colorazione.
      Plateau ci muove l’appunto che da tutti noi tale asserzione non è stata corroborata menomamente da nessuna osservazione e tanto meno da nessuna sperimentazione in proposito.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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