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      Trasferita la questione agli uccelli mellisugi e ristretta al senso estetico, io credo che si possa risolvere affermativamente quanto agli uccelli pronubi. Certo par logico supporre nel senso estetico degli uccelli in genere un nesso causale tra gli uccelli pronubi, che sono le più belle ed eleganti creature del mondo animale, ed i fiori a loro assegnati che sono le più belle ed eleganti creature del mondo vegetale.
      Quindi è che realmente si danno forme florali di fiori splendidissimi, massimamente quelli che presentano i colori che ho distinto col nome di psittacini (Strelitzia augusta, Strelitzia Reginae, Collania audinamarca, molte bromeliacee a fiori splendidi ecc.) e di colori fulgenti (Salvia fulgens, Lobelia fulgens, Erythrina Cristagalli, Amaryllis formosissima ecc.) che sono esclusivamente designati agli uccelli pronubi e perciò schivate dalle api e dagli altri insetti.
      Noi conosciamo propriamente ed intrinsecamente che cosa s’intenda per senso estetico che si traduce poi in un sentimento gioioso del bello nelle forme, nei colori, nei suoni, dal quale scaturirono le arti della architettura, scultura, pittura, musica e poesia. Ed è molto significativo che appunto il bello espresso nelle forme e nei colori florali, massime dei magnifici fiori che tanto piacciono ai colibrì e alle nettarinie, ha dato origine ad un’arte umana, al giardinaggio.
      Gli esseri che avvicinano di più il genere umano sotto l’aspetto del senso estetico, sono certamente gli uccelli; e lo splendido manto non che i melodiosi accenti di molte specie d’uccelli, sono senza dubbio dovuti in origine a cotal senso.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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