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      E se avviene che questa rampicante rivesta di lussuriosa vegetazione un qualche muricciuolo di campagna si spiega una fioritura tanto abbondante e tanto mellifera, che, da mane a sera in tempo sereno, e ciò per più giorni, si assiste ad uno spettacolo mai più visto di un incredibile tumultuoso concorso dei più svariati insetti. Non mancano api e qualche altro apide. Ma qui sono pronubi in seconda linea. Vi accorrono parecchie vespe, ma più per prendere altri insetti che per lambire il nettare.
      La fioritura quasi tutta è a escludente benefizio dei ditteri, e sopratutto dei sirfidi. Presso Chiavari, molti anni or sono, alla mia abitazione in villa essendo vicino un muricciuolo rivestito di edera, stetti per più giorni da mane a sera, contemplando l’interessante spettacolo della sua fioritura. Mi premeva in quel torno di approfondire uno studio sui generi e sulle specie dei sirfidi; e tanta fu la copia degli esemplari che raccolsi, che potei soddisfare al desiderio oltre ogni mia aspettativa. Il pronubo più abbondante e irrequietamente attivo era l’Helophilus floreus, veniva subito dopo l’Erystalis tenax e poscia specie di Chrysotoxum, Volucella, Syrphus, Paragus, Callicera, Eumerus ecc.
      Fra le specie che più mi impressionarono è la Milesia crabroniformis, la quale per solito non manca mai, almeno in Liguria e in Toscana, nei luoghi dove l’edera fiorisce in grandi masse(21). È senza dubbio il sirfide di maggior statura che esista; in dimensioni quasi eguaglia quelle dei calabroni, di cui veste meravigliosamente i colori, le forme, il volo ed il ronzio.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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