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      - Coltivata sotto tal nome è una forma che si avvicina tanto alla precedente da poter essere considerata come una mera varietà. Quanto alle tre sorta di nettarii, quanto alla loro posizione, secrezione, colorazione, si applica perfettamente quel che abbiamo trovato nella specie precedente; salvoché uno solo è per ogni foglia il nettario epinevreo; e questo sempre verso il setto inferiore del nervo medio. Ho trovato la secrezione fortissima e copiosissima nei nettarii bratteali e calicini solo durante l’antesi.
      I fiori malgrado che siano efimeri e non durino più di 24 ore, sono per altro egregiamente melliflui. Infatti all’interno il fondo del calice ha aderente a sé un completo anello nettariano, costituito da un tessuto biancastro di spessore notevole, la cui superficie è tutta stipata da innumerevoli e lunghe papille secernenti, ben diverse nella forma dai tricomi costituenti i nettarii estranuziali. Quest’anello nel suo margine superiore è coronato da una continua fimbria di peli; locché, unitamente ai cigli sviluppati sull’unghie dei petali, costituisce un nettarostegio assai perfetto, impassabile alle formiche.
      Sono coltivate nell’Orto botanico di Bologna altre forme di Gossypium; ma non presentano nulla che diversifichi notabilmente dal sovra esposto.
      Inspezionando ad ogni ora piante di cotone si riscontrano formiche nelle foglie e nelle brattee; e a non poche di esse riesce anche di penetrare entro gl’involucri. Sono tutte occupate a ricercare e lambire le tre sorta di nettarii sovra descritte.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Orto Bologna Gossypium