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      In generale si può ammettere che i cuscinetti delle bratteole supreme e di ultimo ordine sono le più elaborate e mellifere.
      In complesso la funzione mellifera presso queste infiorescenze non può dirsi molto esaltata. Il tempo della secrezione per quelle poche osservazioni che potei fare pare ristretto ai principii della fioritura; di più la secrezione è scarsa; nonostante vale ad attirare buona quantità di formiche, e nelle nostre stanze meravigliosa copia di mosche.
      Questa funzione è qui designata a custodire le infiorescenze, e, nello stesso tempo, poiché le formiche si spingono fino alle infiorescenze terminali, esercitano anche una protezione che si riferisce e si estende a tutto l’albero.
      Altra sede di nettarii estranuziali nella Sterculia platanifolia. È noto che in questa specie i cinque carpidii approssimati l’uno contro gli altri e conglutinati nella regione dello stilo, avvenuta la fecondazione si allontanano l’uno dall’altro, diventano patenti, lasciando allo scoperto il cono vegetativo dell’asse, il quale è foggiato a guisa di una piccola coppa, dalla cui periferia partono appunto come altrettanti raggi i cinque carpidii. Questi si vanno gradatamente trasformando in follicoli chiusi, in un primo stadio; in un secondo stadio i follicoli si aprono giusta la linea suturale, e durando aperti così per qualche settimana portano a maturità i loro semi.
      Già negli anni scorsi studiando a Genova per altro fine lo svolgimento di detti carpidii durante il primo stadio, aveva notato che il cono vegetativo conformato a coppa emanava una goccia di limpidissimo umore, ma non mi fermai su questo fenomeno.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Sterculia Genova