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      Adunque questa emanazione è diretta a tutt’altro scopo, e l’ipotesi di BONNIER è una chimera.
      Ma una facile esperienza eseguita sopra dette infiorescenze distrugge un’altra asserzione di BONNIER. Lasciando la infiorescenza a poco a poco languire per mancanza d’acqua in tempo che poco mancava alla maturazione completa dei semi, questi pur venivano a maturazione benché alquanto stentatamente. La secrezione, a seguito di questo illanguidimento era cessata; ma il liquido emanato (difeso dall’accesso degl’insetti) non venne punto riassorbito; persistette invece nella coppa da cui era emanato, naturalmente molto inspessito a causa dell’evaporazione d’acqua, e convertito in una sorta di melassa. Tutte le osservazioni e sperienze da me fin qui fatte in qualunque nettario sia nuziale sia estranuziale, tendono a negare ogni riassorbimento del nettare emanato; riassorbimento sognato dal BONNIER per rendere meno zoppa la sua assurda teoria.
      In questo caso abbiamo un esempio di nettarii assai primitivi, perché il tessuto secernente è poco o punto mutato dal tessuto circostante.
      ? Sterculia (Brachychiton) acerifolia. - La pianta, soggetto delle seguenti osservazioni, era coltivata con questo nome nell’Orto botanico di Bologna; ma le sue foglie tutt’altro che "deeply 5 or 7 lobed", non corrispondono ai caratteri assegnati da BENTHAM e MÜLLER (Flora australiensis, vol. I, p. 229); piuttosto corrisponderebbero ai caratteri (l.c., p. 227) declinati per la Sterculia ramiflora: "leaves on long petioles, broadly ovate-cordate or nearly orbicular, mostly acuminate.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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