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      Questa troncatura, sovente colorata in rosso, è la parte da cui scaturisce il miele. La secrezione è piuttosto abbondante, e dura quanto l’antesi della cima rispettiva. Siccome quasi tutte le ascelle fogliari dei rami sono floribonde, così, lungo i rami medesimi, non è indifferente il numero di cosifatti nettarii. La potenza mellifera è perciò assai esaltata; e non mancano formiche in copia le quali passeggiano su e giù lungo i rami medesimi, esplorando sagacemente gli anzidetti nettarii di cui conoscono perfettamente il luogo.
      Helicteres verbascifolia. - I nettarii di questa specie vennero recentemente studiati da V. A. POULSEN (Om nogle ny og lidet kendte nektarier, nelle Videnskal. Meddel. della Società di storia naturale in Copenhagen, 1881). I caratteri topologici dei medesimi sono identici con quelli della H. baruensis, come si evince dalla figura data dall’autore e dal seguente passo: "Den til siden traengte Hovedakse ender... med to blomster, hvoraf den ene i Knoptillstanden er stoerre end den anden, og ogsoo springer foerst ud; den lille blomsterstend er rimeligvis en reduceret swikkel. Ved Grunden af disse to Blomsters Stilke finder man nu nogle smaa, groenne (paa Alkoolmateriale brune) flade, glatte, pude-eller vorteformede Forhoejninger, der traede kendelig frem imellem den taette Filt". POULSEN ne studiò anche la struttura anatomica. "La epidermide che li copre consiste di cellule prismatiche, assai distese nel senso radiale, mancanti di partizioni tangenziali. Le pareti esterne sono notevolmente inspessite, e anche la porzione più esterna delle pareti laterali; e sono dotate di una particolare refringenza.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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