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      Così in questo caso come in altri molti ho notato che le formiche si distribuiscono i posti secondo la quantità del liquido nutritizio emesso; proporzionandosi in poche se di grossa statura, assai più se di mezzana, numerosissime se di piccola taglia.
      Benché il tessuto mellifero sia poco mutato (salvo la sua carnosità) abbiamo qui un bel caso di nettarii composti; giacché dette creste carnose alveolate sono una metamorfosi d’un racemo quinque-sexfloro, provocata dalla funzione nettariana.
      Lablab vulgaris. - Ho esaminata la varietà bianca e la violacea. Nelle infiorescenze di questa specie non si dà punto secrezione mellea. E per vero nessun genere di secrezione nella varietà violacea. Ma nella varietà bianca vi ha secrezione, non già di nettare, bensì di altro liquido, appiccicaticcio, il quale repugna fortemente ad altri animali. Per esempio, non potei farvi andar sopra mosche; ed altri ne ammazza, agglutinandoli e forse digerendoli (tipularie, culici). Questa secrezione ha luogo si può dire da tutto quanto il tessuto epidermico delle infiorescenze, massime da quello delle brattee, delle bratteole e dei brachiblasti. La funzione mirmecofila, che in queste infiorescenze manca affatto, è visibilmente surrogata da un’altra maniera di protezione.
      Ciò non ostante il Lablab vuol figurare ancora tra le piante mirmecofile.
      In primo luogo secernono nettare le stipole (piane, libere, lanceolate, a larga base). La secrezione si fa nella pagina inferiore di esse verso l’apice. A quanto mi è parso di rilevare, non dura molto; si pronunzia in tempo che la foglia è sul formarsi, e della lunghezza di circa 3 centimetri, per cessare quando le foglie sono sviluppate e adulte.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Lablab