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      Non è per verità un carattere assolutamente collegato; che, se tale fosse, le 232 specie appartenenti ai generi succitati, dovrebbero tuttequante figurare nel nostro calcolo. Ma abbiamo veduto che nel Dolichos Lablab l’ingrossamento nodiforme del rachide non è mellifluo. Laonde, in via congetturale e di probabilità, assumiamo che soltanto la metà delle specie suddette siano mellifere. Aggiungendo le specie d’Eritrina, avremo con approssimativo calcolo la somma di 141 Faseolee mellifere. Locché importerebbe la cifra non irrilevante di 24 centesimi per esprimere la potenza della funzione mirmecofila nelle Faseolee. Ma questa proporzione è verisimilmente assai minore della vera. Chi sa quanti dei generi di Faseolee avranno stipole e stipelle essudanti nettare! I nettarii di forma primitiva, dove il tessuto secernente è poco o punto commutato, sono fin qui totalmente sfuggiti all’attenzione dei fitografi. Eccitiamo l’attenzione dei naturalisti che sono in grado di fare in loco osservazioni in proposito.
      SOTTOFAMIGLIA DELLE CESALPINEE
     
      TRIBÙ DELLE EUCESALPINIEE
      ?Caesalpinia ?pluviosa. - DE CANDOLLE nel Prodromus ecc. assegna dubitativamente questa specie al genere Caesalpinia, e noi pur dubitando le assegniamo posto fra le piante munite di nettarii estranuziali, fondandoci unicamente sul carattere "glandula axillari ovata". Del resto questa specie brasiliana, quanto mal nota botanicamente, altrettanto è celebre pel singolare fenomeno che presenta. Infatti "ex arboris ramis junioribus aquae guttae instar pluviae, teste cl.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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