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      Si sarebbe infine costituita anche una quinta volta metamorfizzando in nettarii delle gemme ascellari, se per altro risponde al vero una nostra congetturale interpretazione (Caesalpinia pluviosa, di cui è detto "glandula axillari ovata"; Plathymeniae species, delle quali è detto "glandula saepius sub spica in folii axilla").
      Concluderemo dicendo che nessuna famiglia di piante meglio delle Leguminose attesta la persistenza e generalità delle cause che hanno provocato nel regno vegetabile la formazione, a scopo di difesa, di organi nettariflui adescatori delle formiche.
      FAMIGLIA DELLE ROSACEETRIBÙ DELLE ROSEE
      Rosa Banksiae. - Nella primavera del 1885 il mio Assistente sig. Giov. MATTEI mi avvisava di avere notato grande concorso di formiche e altri imenotteri sui rami novelli di un esemplare di questa specie di Rosa coltivata nell’orto botanico di Bologna, e di avere riscontrato nel contorno delle foglioline la presenza di nettarii estranuziali. Laonde divisai di fare una serie d’osservazioni intorno a questo fenomeno. Né l’uno né l’altro di noi sapeva che tali nettarii erano già stati osservati dal Dott. EDOARDO BECCARI. Quest’illustre naturalista nel fascicolo III, vol. II, della splendida sua opera Malesia (pubblicata nel 1884) scriveva, infatti, a p. 41, quanto segue: "Bellissimi ed oltremodo instruttivi sono quelli (nettarii estranuziali) perifillici che si osservano sul margine delle foglioline della Rosa Banksiae, e che attraggono gran numero di grosse formiche nere (Camponotus pubescens)".


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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