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      Si deve a tale circostanza se questa rosa è quasi immune dalle larve della Hylotoma rosae; a prova di ciò io citerò la seguente esperienza. Sopra un germoglio robusto di Banksiano, sul quale correvano le formiche a succhiare il nettare che stillava dai nettarii perifillici, posi una foglia di rosa ibrida carica di larve di Hylotoma. Sul principio le formiche si spaventarono in causa degli intrusi, ma dopo breve tempo s’impossessarono di tutte le larve strappandosele di bocca l’una coll’altra. Delle larve però talvolta si trovano sui germogli secondarii e stenti per cui non vengono visitati dalle formiche. È evidente che in questo caso la produzione dei nettarii è necessaria per attirare le formiche, e che queste quando sono presenti proteggono i germogli dagli attacchi delle larve
      . Le osservazioni del Dott. BECCARI sono state presumibilmente fatte a Firenze. Soggiungiamo qui le nostre, indipendentemente fatte nell’orto botanico di Bologna.
      La pianta è glabra o subglabra, vernicosa. Manca di spine, di peli glandolosi, di collofori, dei quali abbondano invece le altre specie di rose. In luogo di questi organi essa è fornita di nettarii estranuziali, o per meglio dire di collofori metamorfizzati in nettarii estranuziali. Le sue foglie, non molto grandi, sono imparipinnate bijughe; vale a dire che ciascuna consta di cinque foglioline.
      Queste sono oblungo-lanceolate, quasi lineari, regolarissimamente serrato-crenate; l’apice d’ogni crena è incavato, e nell’incavo, dalla parte che risponde alla pagina superiore, è collocato un corpuscolo tondeggiante, mamillare, apicolato, nettarifluo, non in tutta la sua superficie, ma nel suo vertice apicolato.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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