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      Le modecche a lamina biauriculata sono forme archetipe interessanti, perché spiegano la genesi e la natura dei nettarii picciuolari del genere Passiflora ed affini. Infatti se noi imaginiamo che dette auricole si stacchino più o meno dalla base della lamina, si ristringano in basso in uno stipite cilindrico, e si modellino in modo che la loro pagina inferiore e concava diventi il vertice del cilindro, ecco che abbiamo assistito idealmente alla metamorfosi di dette orecchiette nei nettarii picciuolari delle passifloree.
      Delle restanti nove o dieci specie di Modecca non abbiamo potuto raccogliere dati; ma con ogni verisimiglianza sono mellifere in egual grado delle precedenti.
      Ophiocaulon (species tres vel quatuor Africae tropicae Natal et Madagascariae incolae). - BENTHAM e HOOKER (l.c., p. 814) fra i caratteri generici assegnano "folia... petiolo apice glandula aucto". Verisimilmente qui si tratta di un nettario unico procedente da fusione di due orecchiette, come nel caso della Modecca refracta. Dai caratteri si desume una grande affinità col genere Modecca, con cui forse è identificabile.
      Del genere madagascarico Deidamia sono conosciute cinque specie, quattro delle quali vennero nel 1857 magistralmente descritte da R. L. TOULASNE (l.c., p. 47 e segg.).
      Deidamia Noronhiana. - Le foglie sono imparipinnate bijughe. I picciuoletti delle foglioline sono dichiarati "in medio biglandulosi"; e il picciuolo comune "glandulis urceolatis et geminatis tum supra basim tum ad iugorum pedes antice ornato". Così ogni foglia possiede all’incirca una dozzina di cospicue glandole mellifere.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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