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      Quanto ai nettarii bratteali bisogna premettere che i fiori nascono sovra pedicelli isolati, muniti verso la base di una brattea cordato-orbicolare; e questo vale tanto per i fiori maschi che per i femminei. Nella pagina inferiore di tali brattee si trova un numero variabile di nettarii, quasi tutti ordinati in serie parallela e vicina alla periferia. Vi sono brattee che non ne hanno nessuno; altre ne hanno da 7 ad 8; in altre il numero di essi può elevarsi sino a 22. In ogni caso sono tenuissimi, per modo che la secrezione non può essere che scarsa. Per compenso è assai diuturna; giacché la sua durata si estende, da molti giorni prima dell’antesi del fiore rispettivo fino a tutto il periodo dell’antesi. La forma di questi nettarii è simile a quella delle foglie, ma lo stipite, cilindrico è relativamente grosso, è un poco più rilevato. Per questo riguardo somigliano estremamente quelli della Cucurbita Pepo, salvoché sono alquanto più piccoli. Per quanto la funzione mellifera in questa specie non sia molto esaltata, pure è sufficiente, e la trovai visitata e custodita da formiche di grossa statura.
      Luffa aegyptiaca. - È la specie principe delle Cucurbitacee mirmecofile. Poche possono competere con questa per la ricchezza, potenza e lavorazione dei nettarii, i quali si trovano in tre sedi: 1° nella pagina inferiore delle foglie; 2° in certe squame carnose, le quali secondo la genesi sono brattee, ma trasformate dalla potenza mellifica e metamorfizzate in nettarii composti, si trovano all’ascella di ogni foglia, una per ascella; 3° in squame di forma e origine identica, le quali sono nelle infiorescenze.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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