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      Questi fillomi (teoricamente brattee ascellanti di pedicelli abortivi) sono assai cospicui, sessili, foggiati a navicella, e all’esterno verso l’apice sono colorati in quella tinta crassa flava che suol essere costante indizio d’organo commestibile. Dapprima sospettai fossero cavità acarofile, ma non sono chiuse e sono fornite di peli poco fitti, contro il solito di siffatti domicilii.
      Ma bisogna osservare questi organi allora quando, benché già evoluti, sono giovanissimi, cioè verso le sommità vegetative. Esse in tal tempo rassomigliano un piccolo baccello; formano, per approssimazione dei margini, un follicolo chiuso, salvo una piccola apertura ovale verso l’apice.
      Molti ne apersi di cotali follicoli, e vi trovai quasi sempre un Thrips, non tanto imprigionatovi, quanto, come credo, ricoveratovisi. Ponderata questa circostanza, veduti i caratteri di colore e consistenza che ripetono quelli di certi minuscoli fiori tripsifili (giusta nostre osservazioni inedite), pare che siano organi predesignati a Thripsidi, quantunque non è chiaro come questa funzione possa tornare vantaggiosa alla specie. Ma forse questi organi gioveranno all’intento di moderare l’azione dannosa di detti animalcoli, attirandoli sovra di sé, e deviandoli da altri organi di maggiore importanza. Né mi persuado che siffatta conformazione sia prodotta dalle punture di detti insetti, che sia cioè una sorta di galla. Credo invece che la pianta stessa così preformi questi organi; perché nei giovanissimi da me indagati vi era già il follicolo bell’e preparato, ma niun ospite dentro; laddove in quelli immediatamente succedenti se ne trovava costantemente uno.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Thrips Thripsidi