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      Ora secondo DECAISNE i rachidi secondarii sono inter juga glandulis stipitatis glabris instructi.
      BENTHAM e HOOKER (Gen. pl., I, 429) fra i caratteri di famiglia pongono questo: "stipulae 0 vel glandulae nunc stipitatae ad bases petioliorum et pinnarum". Dal che si potrebbe dedurre che anche le altre due specie possano essere parimente fornite di nettarii fogliari.
      FAMIGLIA DELLE MARCGRAVIACEENon parliamo delle note brattee commutate in nettarii composti, estraflorali bensì ma aventi funzione mesogamica e nuziale, le quali sono reperibili nelle infiorescenze di tutte le 36 specie, distribuite in 4 generi, di cui si compone questa piccola famiglia, sviluppatasi nell’America tropicale.
      WITTMACK ha dimostrato che dette brattee, qualunque sia la configurazione da esse assunta o di corpi solidi (nel g. Ruyschia), o di speroni (nel g. Souroubea), o di sacchi e tasche (nel g. Norantea), o di anfore (nel g. Marcgravia), portano costantemente due glandole melliflue, omologhe alle glandole che pure si trovano, in dette specie, nella pagina inferiore delle foglie di vegetazione (Die Marcgraviaceen und ihre Honiggefässe, negli Atti della Società botanica della Provincia di Brandeborgo, 1879). In questo scritto WITTMACK assume che le glandole omologhe, esistenti nelle foglie di vegetazione, elaborino ed emanino non già nettare, ma una sostanza resinosa. Ma, ben ponderati i caratteri delle medesime, s’incorre facilmente in una opinione opposta, e noi non esitiamo ad annoverare le specie di questa famiglia fra le mirmecofile segnalate.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Gen America Die Marcgraviaceen Honiggefässe Atti Società Provincia Brandeborgo