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      Laonde in questa specie si ripete il tanto frequente caso che la secrezione nettarea si riferisce a protezione delle punte vegetative soltanto. Ed è ben razionale che si concreti soltanto là dove fa di bisogno; cioè nelle parti tenere, quando le spine non hanno ancora sufficiente sviluppo e durezza. Ma tosto che le spine sono convenientemente indurate, subentrando una funzione protettrice d’altro genere, scompare non di rado l’antecedente funzione formicaria.
      È verosimile che non poche specie di Cereus, appartenenti alla stessa sezione generica, siano mirmecofile per egual maniera e ragione.
      Cereus Napoleonis. - Formicoline in copia, coll’addome ripieno di miele visibile per trasparenza, dimorano sulle gemme florali di questa specie, per lambire le non poche brattee squamiformi, i cui pulvinuli o dorsi secernono miele in maniera affatto analoga a quella osservata sugli articoli caulini novelli della specie precedente.
      Come nelle cactacee in generale, così anche in questa specie l’ovario infero e il sovrastante tubo florale sono di natura peduncolare, e veggonsi all’esterno vestiti da una quantità di fillomi squamiformi, disposti in quinconce, i quali superiormente confinano colla produzione dei fillomi florali (sepali, petali).
      In questa specie la gemma florale, quando è completamente sviluppata, acquista la considerevole lunghezza di circa 16 centimetri.
      La regione ovariana, lunga circa 2 centim. e 1/2 è rivestita all’esterno da circa 20 brattee squamiformi. La sovrastante regione tubulare (lunga 13 centim. e 1/2) è rivestita pure da circa una ventina di consimili fillomi.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Cereus Napoleonis