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      Hanno esse figura di cilindretti lunghi 2 o 3 millim., ottusi o anche troncati nel vertice. Adempiono visibilmente due funzioni; giacché il vertice è costituito da tessuto speciale, tinto in giallastro o brunastro, elaborante e secernente nettare, mentre tutto il rimanente della stipola, comecché tinto in verde, mostra di esercitare la funzione clorofilliana. In certi nodi eccezionalmente rigogliosi si sviluppano più di 4 stipole; e per converso nei nodi gracili, accadendo l’aborto di una o due stipole, se ne sviluppano due o tre soltanto.
      In questa specie abbiamo adunque il caso di nettarii epimorfici, lungamente stipitati.(41)
      Una mutazione affatto simile è avvenuta nelle stipelle. Di queste se ne trova una alla base d’ogni fogliolina laterale. Anch’esse hanno assunto figura di cilindretti. Anzi questi in media sono più lunghi, raggiungendo perfino 5 mm; hanno medesimamente il vertice ottuso o troncato e mellifero. Sovente questo vertice è nel suo centro incavato da una minutissima foveola; così qui dassi l’inizio d’una figura ciatiforme. Le foglioline sogliono essere in numero di sei. Perciò in una foglia normale di Sambucus Nigra vi è il numero fisso di 8 nettarii, salvo differenze in più o meno, a tenore di una esuberanza, oppure di un difetto di vigore.
      La forma delle stipelle è il risultato di due fattori, cioè della funzione clorofilliana e della funzione nettariana. Quando questi due fattori si equilibrano in potenza, allora ne risulta la elaborata forma dei suaccennati cilindretti con vertice nettarifluo.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Sambucus Nigra