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      Nell’Olea europaea, O. chrysophylla ed in altra specie alla funzione mellifica vedesi sostituita una protezione d’altro genere, cioè un rivestimento di squame clipeiformi, che servono di scudo contro le offese degli esterni agenti. È degno di nota che siffatti clipei sono omologhi ai tricomi nettariflui delle altre oleacee. Adunque in questa famiglia di piante abbiamo un interessante caso di metamorfosi di tricomi nettariflui in clipei, o viceversa di clipei in tricomi nettariflui. O l’una o l’altra di queste due metamorfosi ha certamente avuto luogo. Ma quale delle due?
      Syringa chinensis. - Come nelle precedenti, anche in questa specie la pagina inferiore delle foglie è tutta sparsa di tricomi isolati, collocati ciascuno nel centro di una minuscola foveola. Finché sono isolati o non secernono, o la secrezione loro è tanto incospicua, che non può esercitare nessun adescamento di formiche. Ma verso la base della lamina, e segnatamente nelle anguste striscie o ale della decorrenza laminare lungo il picciuolo, si notano grandi agglomerazioni di siffatti tricomi in foveole di svariata circoscrizione e grandezza, ma sempre di figura irregolarissima. Tendono però ad una figura orbicolare od ellittica quelle foveole che vengono nella base della lamina, e ad una figura lineare quelle che vengono sulle ali del picciuolo. Ciascuna di queste foveole è un nettario estranuziale, e la secrezione è proporzionale all’ampiezza loro e al variabilissimo numero di tricomi in esse contenuti.
      Mi è mancata occasione di osservare la potenza ed efficacia di questa glandolazione in primavera; ma deve essere considerevole, se la ragguaglio a quella che potei investigare durante la seconda vegetazione.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Olea