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      Infatti nel settembre 1885 imbattutomi in un alberetto di S. chinensis, piuttosto gracile, nello stato appunto di un’attiva vegetazione autunnale e che aveva perciò messo rami novelli e anche alcuni tirsi di fiori, fui subito colpito dalla vista di molte formiche, che erano in continuo moto di esplorazione dei nettarii fogliari. Presi uno di detti rami novelli, lo riposi per una notte nel vascolo dilleniano, e al domani vidi secrezione nettarea anzichenò copiosa, massimamente nella duplice serie di nettarii che sono nell’ala dei picciuoli.
      La secrezione è assai diuturna. Infatti in detti rami io la riscontrai egualmente potente tanto nelle foglie infime quanto nelle superiori (operazione fatta su due rami, munito di 12 foglie l’uno di 10 l’altro).
      Ligustrum lucidum. - Specie di costituzione oltremodo sana e robusta, e fra le oleacee quella ove la funzione mirmecofila è più esaltata. Ha le lamine fogliari grandi ellittico-subovato-lanceolate, acuminate all’apice, decorrenti fino alla metà del picciuolo, che è assai breve.
      I suoi nettarii sono ipofilli e hanno due sedi. Gli uni sono sviluppati appunto nella breve ala della decorrenza e un poco più in alto rasente il nervo medio, gli altri sono invece vagamente distribuiti alla base della lamina. I primi sono più grossi e dànno maggior copia di nettare. Hanno la forma di foveole ellittiche col margine rilevato, la cui concavità è tutta tappezzata da tricomi secernenti, addensati e fitti sino a reciproca contiguità. Gli altri, alquanto più piccoli, sono aree orbicolari punto rilevate, leggermente concave, ripiene analogamente di tricomi identici.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607