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      Ligustrum vulgare, L. sinense ed altre specie di ligustri tra loro affinissime, hanno foglie più o meno fornite sia di foveole monotricomatiche, sia di areole comprendenti ciascuna congregazioni più o meno numerose di tricomi. Le mie osservazioni per altro, fatte in tempo di rallentata vegetazione, non hanno potuto accertare se la secrezione delle medesime sia sufficiente per esercitare la funzione formicaria.
      Phyllirea media. - Come nelle Oleacee fin qui considerate, nelle foglie oblungoellittiche di questa specie abbiamo la pagina inferiore tutta aspersa da foveole puntiformi, nel cui centro sta in ciascuna albergato un tricoma, relativamente grosso, a vertice convesso. Fin che questi tricomi sono isolati, la secrezione è inavvertibile; ma verso l’infima base delle foglie si scorgono piccole congregazioni di tricomi simili in una foveola comune e allora ognuna di queste diventa un nettario estranuziale con secrezione a bastanza cospicua e diuturna. Virgulti recisi in agosto e immersi col piede per una notte nell’acqua sgorgano da queste areole una gocciola nettarea; locché è indizio di notevole diuturnità della facoltà di secernere nettare.
      Se esercitino adescazione di formiche non ho potuto accertare. È una ricerca che avrebbesi dovuto fare di primavera.
      La figura delle foveole è estremamente irregolare; il numero dei tricomi in esse compreso è variabile ma sempre piccolo. Qual differenza tra le areole mellifere di Ligustrum lucidum! Qui abbiamo aggregazioni di 2-3 fino a 10-12 tricomi al più. Nel L. lucidum invece vi sono areole che ne hanno per lo meno un mezzo migliaio.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Oleacee Ligustrum