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      Ecco trovata nelle oleacee la misura della potenza melliflua! Essa è proporzionale al numero dei tricomi in congregazioni chiuse; giacché i tricomi isolati non hanno per sé potenza da costituire un nettario mirmecofilo, troppo scarsa essendone la secrezione.
      Le foglie mediane dei virgulti hanno scarsa potenza mellifera, non solo perché piccolo è il numero dei tricomi congregati in foveole, ma eziandio perché scarso è il numero di queste areole. Le cose corrono altramente per la infima o per le due infime coppie di foglie che si trovano sviluppate nei virgulti, in basso d’ogni incremento annuale. Tali due o quattro foglie sono più piccole e crasse, sessili, appena un decimo delle dimensioni proprie delle foglie normali. Solo a vederle, all’aspetto esteriore si rivelano come fillomi trasformati in nettarii. E per verità ho constatato che dalla loro pagina inferiore secernono miele energicamente, anche quando lo sviluppo del virgulto relativo è terminativo. Le loro foveole contengono una molto maggior proporzione di tricomi.
      Phyllirea latifolia. - Quanto alla posizione e distribuzione nella pagina inferiore delle foglie così dei tricomi isolati che congregati, questa specie somiglia affatto alla precedente. Nelle foveole nettariane il numero dei tricomi coadunati è poco elevato, da 3 a 12 all’incirca. Malgrado ciò, la potenza nettarifera è almeno doppia di quella della precedente specie; di che si trova la ragione nella maggior quantità di foveole nettariflue nelle singole foglie.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607