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      E dalle osservazioni che feci (per verità troppo scarse attesa la mancanza di materiale sufficiente e la non propizia stagione) parrebbe che anche le innumerevoli minuscole glandole, di cui è rivestita tutta la pagina inferiore, siano capaci di secernere anch’esse il nettare in copia sensibile.
      Dette glandole estranuziali hanno da principio figura regolare, orbicolareconvessa; in seguito il vertice si appiana; ma non assumono mai quella forma eminentemente concava patellare, propria di tante bignoniacee e verbenacee.
      La pagina superiore delle foglioline contiene alcuni nettarii, ma scarsi di numero e localizzati verso l’apice acuminato delle medesime.
      Bignonia aequinoctialis. - La minuscola glandolazione generale è in questa specie ridotta a minimi termini. La glandolazione nettariana è sviluppata in grado diverso secondo la varia robustezza delle foglie. Le foglioline che sono al di sotto della robustezza media sono affatto destituite di nettarii; le altre ne hanno da 3 o 4 a una ventina secondo la loro vigoria. Tali nettarii sono ipofilli e rilegati in massima parte alla base della lamina, in vicinanza del nervo medio. Sono corpuscoli diafani, orbicolari, convessi o piani o appena concavi secondo l’età loro, insediati ciascuno nel centro di una piccola corrispondente infossatura del tessuto ambiente. Al postutto la funzione formicaria in questa specie è molto depressa.
      Bignonia capreolata. - La solita glandolazione minuscola è sopratutto copiosa nella pagina inferiore delle foglioline; ma le glandolette non hanno vertice depresso-concavo; sono invece globuloso-puntiformi.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607