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      Nel citato esempio s’avevano coppie fogliari di tutte le età. Le superiori giovani, le medie adulte da parecchio tempo, le infime vecchie. Eppure tutte secernevano con eguale abbondanza. Non vidi in questa specie nettarii laminari ipofilli. Malgrado che la cifra di siffatti organi sia poco elevata, la funzione mirmecofila è qui piuttosto ragguardevole, considerata l’insolita grossezza dei nettarii, la copia e la durata della loro secrezione.
      Callicarpa Reevesii. - Ha sviluppato in alto grado la funzione nettariana. Veramente i suoi nettarii ipofilli sono occultati da fittisimo feltro di peli ramosi; ma osservando attentamente non è difficile scoprirli. Essi sono diffusi senza regola apparente in tutta la superficie inferiore, più frequenti per altro in prossimità della base e del nervo mediano. Sono elaboratissimi, eleganti, in forma di calicetti emisferici regolari, dal cui fondo il nettare emanato si raccoglie nella cavità sotto forma di una perla. Le pareti dei calicetti sono diafane.
      Il numero è variabile da foglia a foglia secondo la robustezza; ma sovente è altissimo, contandosene non meno di 200 e più per foglia. Di più la loro evoluzione sembra successiva; perché nelle foglie vecchie se ne vedono molti di color bruno, segno di funzione defunta, e molti diafani, secernenti, verisimilmente novelli.
      La secrezione è assai diuturna. Infatti si manifesta appena la foglia sta per raggiungere le dimensioni normali e si può scorgere ancora nelle foglie vecchie. Malgrado il fitto tomento di cui questa specie è dotata, il quale mette non poco impedimento all’ambulazione delle formiche, non ostante molte ve ne trovai.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Reevesii