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      In foglia di eccezionale robustezza il numero di questi nettarii può essere di tre.
      Finalmente nella pagina superiore della lamina, ma soltanto in foglie vigorosissime, sono disseminati qua e là senza regola alcuni nettarii, punto elevati e di minori dimensioni. Non dobbiamo confondere questi colle glandole perifilliche che terminano i numerosissimi denti del contorno fogliare; glandole molto vistose, massime quando le foglie sono giovanissime. Queste glandole per la loro grossezza, e anche per certa esteriore apparenza, possono essere scambiate con nettarii estranuziali; ma non dànno nessuna secrezione mellea, e verisimilmente sono organi collofori.
      Prescindendo dai nettarii laminari che hanno poca importanza, la maggiore o minore esaltazione della funzione attrattiva è in rapporto col maggiore o minor numero degli altri nettarii, e questo numero poi è in rapporto colla maggiore o minore vigoria della foglia. Le foglie di medio vigore hanno cinque nettarii, due basilari, uno picciuolare e due apicilari. Il caso di massima vigoria lo riscontrai in una foglia che aveva 9 nettarii basilari, tre picciuolari e tre apicilari; in tutto 15 nettarii. Il minimum si ritrova presso quelle foglie che hanno soltanto uno o due nettarii apicilari. I primi a scomparire sono i nettarii picciuolari; poi scompaiono i basilari. Quanto alla morfologia di questi nettarii, gli apicilari e sopratutto i picciuolari, forniti come sono di un potentissimo fascio fibroso-vascolare, mostrano di procedere da metamorfosi di pinne fogliari.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607