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      Sul P. tremuloides io osservai i seguenti visitatori: Augochlora pura, Selandria rubi, Microgaster sp., Phytodietus vulgaris, Halictus sp. e numerose mosche che non sono state determinate, oltre una moltitudine di formiche, determinate cortesemente dal Sig. MC COOK, Formica exsectoides, F. fusca, F. gagates, Crematogaster lineolata, e Dorymyrmex pyramicus. La Coccinella bipunctata era altresì frequente sovra dette glandole. Molti di questi insetti sono stati trovati altresì sulle glandole di P. grandidentata e P. monilifera, e sul primo notai altresì una specie d’Andrena. La prima cosa che colpisce uno il quale si faccia a studiare gl’insetti che accorrono ai nettarii estranuziali dei nostri pioppi, è la loro varietà: coleotteri, ditteri, imenotteri parassitici e non parassitici, i più numerosi accorrenti essendo le formiche e gli icneumonidi. Come è solito in cosifatti casi, le formiche mostrano disposizione a combattere piuttosto che lasciare il loro posto sui nettarii, ove dimorano delle ore intiere. E alcune specie sono tanto battagliere che la menoma scossa che si dia al ramo ove esse sono è sufficiente ad allarmarle, e colle mandibole aperte esse corrono intorno ricercando la causa del disturbo. Per altro il miele degli afidi, non so se per causa di maggior abbondanza, o forse per avere un più gradito sapore, esercita maggior attrazione sulle formiche, che non il miele dei nettarii estranuziali, e non solo nei pioppi ma anche in altri generi di piante. E BELT trovò la stessa cosa a proposito del miele delle cocciniglie.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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