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      Io ho avuto occasione di osservarla e di soffrire i suoi attacchi in parecchi luoghi del Brasile, della Bolivia e del Perù, e da per tutto mi è sembrato essere sempre la stessa specie. Parecchi viaggiatori già segnalarono una parte dei fatti di cui è parola, e ascrissero la formica delle Triplaris al genere Myrmica di LATREILLE, ma non so che le abbiano dato un nome. Si potrebbe applicarle quello Myrmica triplarina. Essa è per solito di color bruno chiaro. La sua lunghezza è di 6 a 7 millim., e la sua larghezza di 1 millim.; l’addome è cilindrico, e un poco attenuato verso la sua estremità posteriore che è pelosa
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      FAMIGLIA DELLE ARTOCARPEECecropia peltata. - Questa od una specie affine, denominata Ambaiba dai Brasiliani, era per le sue qualità formicarie già ben cognita all’antico naturalista GIORGIO MARCGRAVIO. Infatti nella sua Historia natur. Brasil., lib. III, p. 91, leggesi quanto segue: "Caudex... totus intus cavus, a radice ad summum usque; et cavitas illa, per interstitia semidigiti ubique distincta est transversali membrana, in cujus medio est foramen rotundum, magnitudine pisi. In hac cavitate reperiuntur semper formicae rubrae".
      Al genere Cecropia i moderni fitografi assegnano 40 specie disseminate dal Perù al Messico per tutta l’America intertropicale. Certo se non tutte almeno la maggior parte saranno formicarie allo stesso titolo di quella veduta da MARCGRAVIO. Per altro il succitato numero è facile che debba sottostare a una forte riduzione, ove le specie si vogliano avvicinare di più al concetto linneano.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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