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      Comunque sia puossi azzardare la congettura che il numero delle piante mirmecofile debba essere aumentato da una ventina di Cecropie.
      Fra i pochi osservatori dei rapporti tra le Cecropie e le formiche abbiamo i valenti biologi TOMM. BELT e FRITZ MÜLLER. Traduciamo dal primo (The naturalist in Nicaragua, 1874, p. 222) il brano che segue: "Un fusto di Cecropia è vuoto internamente, ed è diviso in camere da tramezzi trasversali. Le formiche mediante un foro penetrano in una di queste stanze, e poscia forando i tramezzi s’impadroniscono di tutto l’interno del fusto. Il loro cibo esse non lo prendono direttamente dall’albero; ma introducono cocciniglie nelle stanze suddette. Le cocciniglie suggono il succo dell’albero, e secernono un liquido zuccherino per le formiche. In una stanza si trovano le uova, in altra le larve di formiche; in una terza le crisalidi, in una quarta una formica regina entro una nicchia fatta da una sostanza cerosa di color bruno, con una dozzina di cocciniglie intorno ad essa, destinate ad alimentarla. Se si scuote l’albero le formiche escono fuori a miriadi, per assalire l’aggressore. Io ho spaccato più dozzine d’alberi di Cecropia, e tutti quanti li trovai abitati da formiche. Notai tre differenti specie di formiche in detti alberi, viventi tutte a spese di cocciniglie. Ma non s’incontrano mai due specie sullo stesso albero".
      Anche FRITZ MÜLLER fece interessanti osservazioni sulle Cecropie. Traduciamo da una sua lettera, scrittaci in proposito dal Brasile meridionale sotto la data del 12 novembre 1875, il seguente passo.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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