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      In siffatto cuscino si sviluppano corpuscoli claviformi, di color latteo, lunghi 1 mm circa, i quali, quando sono maturi emergono dai peli, e vengono subito visti e spiccati dalle formiche, che se li portano a casa colle loro mandibole. Così ogni cuscino fornisce come una sorta d’aiuola, che produce durante settimane intiere nuovi fruttini; e finché dura siffatta raccolta le formiche hanno incentivo di trattenersi sulle foglie e di difenderle. La fitta peluria dei cuscini avrebbe poi il duplice scopo di proteggere dalla soverchia arsura la formazione dei fruttini, e d’impedire che siano raccolti dalle formiche anzi tempo. Questi corpuscoli consistono principalmente d’una sostanza proteinica, per quanto ho potuto argomentare da alcune reazioni chimiche; cosicché dette formiche con vicenda singolare l’alimento idrocarbonico (zucchero) lo ricavano dal regno animale, e l’alimento muscolare dal regno vegetale
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      FRITZ MÜLLER provò di svellere un ramicello di Cecropia, abitato da una piccola colonia di formiche, composta di circa 100 individui, e lo portò in casa per osservare con più comodo il diportarsi delle formiche. Mise a nudo un cuscino recente con circa un centinaio di fruttini. Quasi subito venne scoperto dalle formiche, e ciascuna di esse corse ad un fruttino colle mandibole aperte, e movendolo qua e là lo spiccava e lo portava entro la cavità del ramo. I corpuscoli più maturi sono spiccati con tutta facilità; i meno maturi costano non poca fatica per essere svelti. In circa quindici minuti tutti i corpuscoli erano spiccati, ad eccezione di quattro che resistettero agli sforzi delle formiche.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





Cecropia