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      Una lesione di tessuto prodotta in un dato punto per un lungo seguito di generazioni, dovrebbe causare atrofie e deformazioni piuttosto che mirabili elaborazioni organiche.
      Preveggo l’obiezione: se non sarà asportazione di tessuto, sarà una semplice puntura. Egli è vero che le punture in alcuni casi producono ipertrofie, e anzi danno luogo a formazione di tricomi; ma questi tricomi sono semplicissimi, e sono più che altro produzioni patologiche. Certi acari per esempio mediante punture in punti vaghi e indeterminati producono la erinosi (caso patologico) e mediante punture in punti rigorosamente localizzati producono borsette o altri domicilii acariani (caso non patologico). Ma cosifatte formazioni meritano piuttosto il nome di deformazioni; né sembra che possano essere rese stabili ed ereditarie, e per verità ci è parso di aver osservato che non si formino se si escludono gli acari.
      In conclusione le genesi dei nettarii così nuziali che estranuziali, sebbene siano organi tanto semplici, ci sembra fin qui affatto inesplicata.
      Forse noi, per errore specolativo, ricerchiamo cause estrinseche, quando le cause invece sono verisimilmente intrinseche. Per avere ragione della genesi di questi e di altri organi che stupendamente rispondono a rapporti tra piante ed animali (nettarii, masse polliniche con codetta e retinacolo, apparati florali che incarcerano moscherini, uncini che servono alla disseminazione ecc.) pare che altra via non resti se non che ricorrere ai seguenti principii naturali.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607