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      Ma la opinione del primo ci sembra più giusta. Basta il riflettere che le gallerie in esso bulbo sono opera probabilmente delle formiche, e che senza queste gallerie non vedesi che significato esso possa avere (veggasi in proposito: Malesia, vol. II, fasc. III., p. 189 e segg.; nonché gli Ann. du Jard. bot. de Buitenzorg, vol. III, 1883.(47)
      Genesi dei fusti cavi di Triplaris, Cecropia ecc. Verisimilmente cosifatte cavità, poiché se ne trovano di simili in una quantità di piante non formicarie (ombrellifere, graminacee ecc.), sono indipendenti dall’azione di qualsiasi stimolo; non si tratta probabilmente che di cavità utilizzate dalle formiche, che vi si stabiliscono.
      Genesi delle spine di Acacia cornigera. A proposito delle grosse e cave spine di questa specie si possono formare due opinioni. O si tratta di un carattere che si è presentato una prima volta, e che venne in seguito fissato e perpetuato in ragione della utilità da esso prestata fornendo domicilio alle formiche, oppure si è formato e sviluppato sotto il rinnovato stimolo delle morsicature delle formiche. Noi ci accostiamo alla prima opinione. BELT invece crede (l.c., p. 220 e segg.) che sia necessaria la perforazione e la escavazione delle formiche affinché le spine acquistino un regolare sviluppo, e dice che avendosi procurato da semi alcune piantine in luogo ove non furono esplorate da formiche, "the thorns turned yellow and dried up into dead but persistent prickles". Ma gli esemplari coltivati nei nostri orti botanici mostrano uno sviluppo apparentemente normale di dette spine, benché le stesse non siano toccate da formiche.


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Memorie di biologia vegetale
di Federico Delfino
pagine 607

   





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