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      [167] E le cirimonie vane et isquisite e soprabondanti sono adulationi poco nascose, anzi palesi e conosciute da ciascuno, in modo tale che coloro che le fanno a fine di guadagno, oltra quello che io dissi di sopra della loro malvagità, sono etiandio spiacevoli e noiosi.
     
      XVII [168] Ma ci è un’altra maniera di cirimoniose persone, le quali di ciò fanno arte e mercatantia, e tengonne libro e ragione: alla tal maniera di persone un ghigno, et alla cotale un riso; et il più gentile sedrà in su la seggiola et il meno su la panchetta: le quai cirimonie credo che siano state trapportate di Spagna in Italia, ma il nostro terreno le ha male ricevute e poco ci sono allignate, con ciò sia che questa distintione di nobiltà così appunto a noi è noiosa e perciò non si dèe alcuno far giudice a dicidere chi è più nobile o chi meno. [169] Né vendere si deono le cirimonie e le carezze a guisa che le meretrici fanno, sì come io ho veduto molti signori fare nelle corti loro, sforzandosi di consegnarle agli sventurati servidori per salario. [170] E sicuramente coloro che si dilettano di usar cirimonie assai fuora del convenevole, lo fanno per leggierezza e per vanità, come uomini di poco valore, e perciò che queste ciance s’imparano di fare assai agevolmente, e pure hanno un poco di bella mostra, essi le apprendono con grande studio; ma le cose gravi non possono imparare, come deboli a tanto peso, e vorrebbono che la conversatione si spendesse tutta in ciò, sì come quelli che non sanno più avanti e che sotto quel poco di polita buccia niuno sugo hanno et a toccarli sono vizzi e mucidi, e perciò amerebbono che l’usar con le persone non procedesse più adentro di quella prima vista: e di questi troverai tu grandissimo numero.


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Galateo overo De' costumi
di Giovanni della Casa
pagine 75

   





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