Pagina (13/69)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Per questo non potrei mai approvare gli umori turbolenti e inquieti di chi, non essendo chiamato né dalla nascita né dalla fortuna ad amministrare la cosa pubblica, pure continua sempre a inventare nella sua mente qualche nuova riforma. Se pensassi che c'è la minima cosa, in questo scritto, per cui potrei essere sospettato di questa follia, mi dovrei dispiacere molto di averne consentito la pubblicazione. Il mio proposito non è mai andato al di là del tentativo di riformare i miei pensieri e di costruire su un fondo che appartiene solo a me. Che se poi, essendomi assai piaciuta l'opera mia, ve ne mostro qui il modello, non è che con questo voglia indurre qualcuno a imitarlo. Coloro che Dio ha fatto più largamente partecipi dei suoi doni avranno forse progetti più alti; ma temo fortemente che già questo sia troppo ardito per molti. La sola decisione di disfarsi di tutte le opinioni accettate in precedenza non è un esempio che tutti debbono seguire; e si può dire che nel mondo ci sono soltanto due specie d'ingegni, a cui ciò non si conviene in nessun modo. In primo luogo coloro che, ritenendosi più capaci di quanto non sono, non possono trattenersi dal precipitare il loro giudizio, né hanno abbastanza pazienza per condurre ordinatamente tutti i loro pensieri; una volta che si fossero presa la libertà di dubitare dei princìpi ricevuti e di allontanarsi dalla strada comune, questi non potrebbero mai tornare sulla via più diritta e vagherebbero per tutta la vita, smarriti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Discorso sul metodo
René Descartes
di
pagine 69

   





Dio