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      Sue singolari virtù, 591. Riforma con un bando, rinnovando le antiche prammatiche, lo eccessivo lusso nei funerali, ivi. Saggia condotta da lui tenuta nelle controversie fra le monache della diocesi di Palermo, e Mr. Cusani loro arcivescovo, e come induce questo prelato a rivocare l’editto emanato contro le medesime, 592. Riceve i complimenti della religione di Malta, e dà ai cavalieri della medesima magnifiche feste, 593. Suo grandissimo dolore provato per la morte della viceregina che cotanto amava, 594. Celebra l’anno 1758 l’ordinario generale parlamento, ivi. Viene confermato dal re nel viceregnato, e ne prende il solito possesso, 595. Spedisce delle circolari per il regno per impedire, che si comunichi agli animali bovini il cancro volante, che li avea attaccati nello Stato Veneto, e per la Savoia, ivi. Fa esaminare per ordine della corte la monetazione delle fenici, o once siciliane, ivi. Festeggia l’esaltazione del nostro monarca Ferdinando III al real trono delle due Sicilie, 597; continuava sotto questo nuovo sovrano, senza ulteriore cedola, nell’esercizio del viceregnato, 598. Riceve il ligio omaggio dagli ordini del regno di Sicilia a nome di Ferdinando nuovo re, ivi; dà in questa solenne occasione una magnifica festa, ivi. Accetta a nome dello stesso re il ligio omaggio dalla religione di Malta, e dà veglie, e pranzi ai cavalieri, che vennero in questa circostanza, 599. Agevola la erezione pensata di alcuni cavalieri, e cittadini di Palermo di una pubblica libreria, che fu detta senatoria, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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