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      E finalmente pressato dagli amici, e per difendere l’onesto e dotto uomo abate Giuseppe Vella dalla taccia d’impostore, che un anonimo sotto il nome di L. de Veillant volea affibiargli addosso, dandolo per un ciurmatore, che avesse finto, e da se fabbricato il famoso codice arabo-martiniano, che ha tenuto e tiene tutta l’europea letteratura in espettazione, per sapere appuntino, come accadde l’invasione dei Saraceni nella nostra isola, e ciò ch’eglino vi operarono nel tempo che la governarono, scrissi una lettera apologetica sotto il nome accademico d’Alessio Aganippeo, di cui mi avea molti anni sono onorato una delle Accademie di Siracusa. In essa addimostrai non solo a mio avviso, ma a quello degli altri ancora, assai evidentemente l’autenticità del detto codice giusta le sacre leggi dell’arte diplomatica, la verità del volgarizzamento fattone dal ridetto abate Vella, e l’ignoranza, la debolezza nelle obbiezioni, e la insolenza del suo contradittore le Veillant (1).
      Terminati i suddetti lavori m’è venuto in mente che sarebbe utile il dare una compiuta [9] storia cronologica de’ vicerè, luogotenenti, e presidenti del regno di Sicilia. Questa, almeno traggendola dai principî del secolo XV fino alla nostra età, mi pare che sia, come in effetto è, una delle parti più importanti degli annali della nostra nazione.
      Sono i vicerè, i luogotenenti, e i presidenti del regno gli organi, per mezzo de’ quali giungono a noi gli oracoli sovrani; e perciò per la loro bocca ci si comunica tutto ciò, che riguarda la legislazione, e le mire politiche della corte.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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