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      A togliere adunque questi piati, i mentovati due vicerè stabilirono con trentanove capitoli le tariffe per i testamenti, i contratti, e tutti gli strumenti pubblici necessarî a farsi (199). Queste ordinazioni, che furono da loro promulgate, previo il consenso reale, furono poi confermate, e di nuovo pubblicate ai 16 di giugno 1443 dal vicerè Lopez Ximenes de Urrea.
      Successe al Centelles ed al Platamone l’anno 1441 Raimondo de Perellos, che latinamente nei dispacci vien detto de Perleonibus, o Perillionibus, il quale venne eletto vicerè in vita dal re Alfonso, come si fa chiaro dal dispaccio sottoscritto in Capua ai 14 di febbraro 1441, che conservasi nella regia cancellaria (200). Di questo cavaliere abbiamo favellato sul principio di questo libro (201), quando si è accennato che ei fu destinato con Giovanni Ansalone, e Martino de Turribus in soccorso della regina Giovanna, che avea adottato per figlio il re Alfonso. Era egli visconte di Reda, ed era stato adoprato in molte occasioni dai sovrani di Aragona. Il re suddetto l’ebbe in molta estimazione, e lo scelse per capo dell’ambascerìa, e del soccorso mandato alla regina mentovata. Questi, dopo di essere venuto in Sicilia per prendere gli altri due ambasciadori Torres, ed Ansalone, con dodeci galee, e tre galeotte passò in Napoli, dove felicemente giunse ai 6 di settembre 1420, e fu tosto messo in possesso del Castel nuovo (202). Ai sedici poi dello stesso mese, essendo stato dalla regina convocato il parlamento nel medesimo castello, in cui questa principessa diè conto agli ordini dello stato di avere già adottato per figliuolo Alfonso re di Aragona, il Perellos, che fu presente coi suoi colleghi a quella cerimonia, fu posto in possesso, come il principale rappresentante dell’adottato sovrano, del ducato di Calabria, e cavalcò come in trionfo per tutta la città di Napoli vestito di drappo d’oro, e accompagnato da quattro bandiere, nelle quali erano interzate colle armi del re di Aragona, e della regina di Napoli quelle ancora del papa.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




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