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      Mentre il Perellos ebbe l’amministrazione di quest’isola, non si sa cosa sia particolarmente accaduto presso di noi; l’ostinata guerra nel regno di Napoli, che poi terminò così gloriosamente per il re Alfonso l’anno 1442, tenea intenti gli occhi di tutti gli scrittori, nè si rivolgeano agli affari di minor conto, che riguardavano questa provincia. Solo ci sono note alcune grazie accordate da quel sovrano, e per opera di questo vicerè alla città di Palermo. Avea questa università implorata la reale clemenza contro il fisco regio che inquietava i cittadini, ed avealo supplicato di compiacersi di concedere: 1° che si annullassero tutte le accuse fino a quel tempo fatte contro i cittadini, e gli abitanti di Palermo: 2° che il fisco non facesse nuova perquisizione dei delitti già commessi fino allora dai cittadini, e dagli abitanti: 3° che il fisco non potesse procedere contro i cittadini palermitani, eccetto che in certi particolari delitti; e 4° che non potesse procedere contro gli usurarî per via di accusa, di denunzia, o d’inquisizione. Alfonso destinò il vicerè Raimondo Perellos, Antonio Sin suo tesoriero, e Gabriele Cardona maestro razionale, i quali esaminassero le dimande dell’università. Fattasi matura riflessione dai [66] medesimi tre ministri sulle medesime, furono accordate le suddette grazie con alcune riserve, e il re, con dispaccio dato nel Campo presso a Napoli ai 28 di dicembre 1442, confermò i capitoli convenuti con questi ministri (210).
     
      CAPO XIV.
      Ximen de Urrea, Lopes Ximenes de Urrea vicerè, e i presidenti del regno da quest’ultimo sostituiti durante il suo primo governo, cioè Antonio Rosso e Spadafora l’anno 1447, Adamo Asmundo, Pietro Speciale, Calcerano de Corberas, Pietro Gaetano, Giovanni Abatelli, i quattro giudici della Gran Corte l’anno 1449, Simone Bologna arcivescovo di Palermo l’anno 1450, il ridetto Antonio Rosso l’anno 1452, lo stesso arcivescovo di Palermo l’anno 1453, e il medesimo Antonio Rosso l’anno 1456.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




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