Pagina (156/1481)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questo, per quanto a noi costa, è il primo parlamento, in cui siesi introdotto l’uso di fare anche al vicerè un donativo, che fu allora stabilito di cinque mila fiorini.
      Di questi quattro ambasciadori del parlamento si fa menzione nei capitoli del regno (240), nei quali sono anche rapportati il memoriale che eglino fecero a nome del parlamento a S.M., e le grazie che richiedeano in cinquantuno capitoli, colle risposte di quel sovrano, che benignamente le accorda con piccole riserve, come può ivi diffusamente osservarsi. Fu sottoscritto il real chirografo ai 23 di ottobre del medesimo anno apud Maczonum Rosarum prope Hospitalettum; che era il campo presso a Capua, dove ritrovavasi il re per marciare coll’esercito contro di Francesco Sforza, per riacquistare la Marca alla santa sede.
      In questo istesso giorno, e verisimilmente ad istanza dei suddetti ambasciadori, fu dal re approvato, e sottoscritto il rito del regno di Sicilia (241). Noi abbiamo parlato nel capo IX di questo libro dell’errore dell’Auria, che suppone che fosse stato promulgato questo rito mentre il re Alfonso era in Palermo, e abbiamo ivi detto che forse allora sarà stata data l’incombenza di stenderlo. Potremmo [72] in questo luogo additare, quanto sia necessario alla nostra età che questo stesso rito, il quale allora fu creduto il più opportuno, ed oggi vien riputato difettosissimo, o si abolisse, o si correggesse; ma ci rimettiamo a quanto abbiamo scritto nella nostra storia (242), rapportando i sentimenti di un giureconsulto, che ne appalesa per minuto tutti i difetti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




Maczonum Rosarum Hospitalettum Capua Francesco Sforza Marca Sicilia Auria Alfonso Palermo