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      Arrivò finalmente Bernardo Requesens al governo di Sicilia, ed eseguì l’ordine del sovrano di Aragona di non prender possesso, se non scorsi venti giorni dopo il suo arrivo. Vi dovette giungere ai 3 o ai 4 di maggio dell’anno 1463, avvegnachè dal registro del protonotaro (330) ricavasi che fu letta nel palagio dello Steri ai 23 di esso mese la cedola reale (331).
      Quantunque, come abbiamo opinato, il sacro consiglio abbia dati gli opportuni ripari, acciò Messina non soffrisse la fame, nondimeno la plebe, che nelle carestìe non è mai sazia di pane, e sempre teme che l’annona sia malamente amministrata, si suscitò a rumore. Gli scrittori messinesi (332) confusamente [89] ci additano questa tumultuazione, sebbene non ce ne accennino la sorgente; e raccontano che si sollevò il popolo contro la nobiltà, e ch’erano alla testa dei sollevati Giovanni Mallone, e Niccolò Tabutano. Soggiungono, che i plebei provvedutisi di cannoni si erano radunati intorno al palagio reale, che per la nata sedizione stava chiuso, e cercavano di buttarne a terra le porte, affine di aprire le carceri, e trarne i prigioni, per così accrescere il loro numero. Rapportano eglino questo fatto all’anno 1462, e quindi dovè accadere, mentre reggea il sacro consiglio, e ci assicurano che fu tosto sopito, e furon presi e carcerati gli autori del tumulto (333).
      Il vicerè Bernardo Requesens, dapoichè cominciò a governarci, si determinò di usare il rigore della giustizia contro i sollevati, che erano ancora in prigione in Messina, non avendo forse il sacro consiglio voluto condannarli, giacchè a momenti si aspettava il nuovo vicerè. Dunque formatosi, e terminato il processo, ordinò che al Mallone, che forse non era plebeo, si troncasse il capo; al Tabutano, che era uno dei principali, il quale conservava nella propria casa le armi dei sediziosi, con una tenaglia rovente furono strappate a brani le carni; tutti gli altri furono impiccati per la gola presso il real palagio, dove si erano tumultuariamente radunati, e poi squartati.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



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