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      I progressi delle armi Ottomane, e le perdite fatte dalla repubblica di Venezia patria di Paolo II indussero questo pontefice a [101] pacificarsi col Duca di Urbino, e col re Ferdinando di Napoli suoi nemici; e a conchiudere con essi una lega contro il turco. Si desiderava che vi si collegasse ancora il re di Aragona, e perciò dal re Ferdinando ne furono fatte delle pratiche verso Lupo Ximenes de Urrea, i di cui consigli molto allora valeano alla corte del re Giovanni. Questo vicerè spedì al sovrano di Napoli Niccolò Leofante, cui diede le sue istruzioni (397), per sapere di che trattar dovesse; e intorno a procurare che il re di Aragona entrasse nella confederazione contro il Turco, promette al detto re Ferdinando di fare ogni opra per indurvelo (398).
      Dall’accennata Istruzione se ne tragge, che l’Urrea si disponea a partire per la Sardegna, giacchè vi si legge; Noi speriamo partire da questo Regno fra otto giorni per essere in Sardegna, dove credimo fra pochi giorni pacare, e tranquillare quello Regno. Pare, che questa risoluzione fosse efficace; perchè oltre di avere egli eletto per Presidente del regno nella sua mancanza il gran giustiziere Tommaso di Moncada conte di Adernò, che trovavasi lontano da Palermo, considerando che nella detta capitale poteano accadere de’ fatti, che non soffrivano dimora, elesse con suo dispaccio de’ 26 di novembre 1470, Pietro Speciale maestro razionale, Antonio Sin tesoriero, e Giacomo Pylaya avvocato fiscale, ai quali diede la facoltà di recare le necessarie provvidenze co’ ministri del sacro consiglio ne’ casi urgenti, ordinando agli uffiziali sotto la pena della vita, e della confiscazione de’ beni di ubbidire a’ loro comandi (399). Ciò non ostante egli è certo, che neppure allora fu eseguito il meditato viaggio per la Sardegna, come costa da una lettera dal medesimo Vicerè scritta al re Ferdinando di Napoli sotto li 22 di aprile dell’anno seguente 1471, e speditagli nella occasione che partiva per Roma monsignor Paolo Visconti (400) Arcivescovo di Palermo chiamatovi dal Pontefice, in cui dice, che tornando la galea, che conducea in Napoli il detto Prelato, intendea di partire per Sardegna, lasciando al governo del regno il maestro giustiziere (401); e lo stesso torna a dire in un’altra istruzione data a Niccolò Leofante per il re di Napoli (402) sotto li 25 dello stesso mese, ed anno, da cui apprendiamo che dopo il viaggio di Sardegna sarebbe questo vicerè andato in Aragona.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1481

   



Appendice - Indici - Note




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